Matteo.pavanello's Instagram Audience Analytics and Demographics
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Average engagement rate on the posts is around 3.10%. The average number of likes per post is 441 and the average number of comments is 6.
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The elegant side of the countryside. 🇪🇪 A huge thanks to @visitestonia for the amazing hospitality!
Il paesaggio rurale della campagna estone è fatto di ville che sembrano lo scenario dei quadri di Hopper, e da case di campagna che ricordano la pittura impressionista di Sisley
Sfumature di Tallinn: l'ingresso della Casa Reale, in Palazzo di Kadriorg, la Cattedrale ortodossa di Aleksandr Nevskij.
Gli estoni sono considerati tra le popolazioni più atee d'Europa, ma nonostante questa "avversione" al classico monoteismo, mantengono una fortissima relazione spirituale con gli elementi naturali che compongono il paesaggio che li circonda. Ecco perché le foreste qui le chiamano "chiese", dove poter andare a passare del tempo, riflettere, farsi avvolgere dalla meravigliosa forza degli elementi. La foresta diventa quindi, nella mentalità locale, un luogo di culto e riferimento capace di cambiare...
L'Húsavíkurviti -ovvero il "Faro di Húsavík"-, a pochi chilometri dal villaggio e arroccato su versanti che d'inverno sembrano nuvole che galleggiano sulle onde.
Húsavik è un piccolo villaggio affacciato sull'oceano e che guarda verso nord. Si racchiude attorno al suo porticciolo, colmo di pescherecci, quasi fosse un suo proseguimento naturale. Qui, si dice, si possa godere del cielo più sereno d'Islanda.
Nell'estremo nord islandese, incastonata del suo omonimo fiordo, riposa Siglufjörður. Sì, riposa, perché fino a qualche decennio fa, nei mesi estivi, la quiete di queste latitudini veniva spezzata dalle voci di pescatori provenienti da ogni angolo del mondo, rendendo Siglufjörður la capitale mondiale delle aringhe. Oggi, che la pesca alle aringhe non è più parte dell'economia locale -il suo declino iniziò inesorabile negli anni '70-, le cicatrici del tempo sono dolcemente rimaste tra le vie div...
L'Eyjafjörður, che si estende dalle latitudini del Circolo Polare Artico sino alla città di Akureyri, si risveglia dai lunghi mesi invernali. Il sole irradia un contesto che mitiga lo spirito.
Copenhagen: la vita sui canali, la sua eleganza, i colori del Natale.
L'Isola d'Elba in autunno: soffia il fascino dei mesi lontani dal turismo di massa che riempie i giorni ed ubriaca le notti, per lasciarsi cullare in tempi di nostalgia e preziosa solitudine.
Dragør di mattina, con quella quiete tipica dei villaggi che accostano la vita al perenne moto delle onde. Si sentono i rumori degli uccelli e delle barche che rientrano al porticciolo. Nell'aria, l'odore del pesce fresco che i locali vanno a comprare direttamente dai pescatori.
Porto gli occhiali dall'età della pietra, e questa è forse la prima foto che pubblico in cui li indosso. Sarà il miracolo della luce del tramonto di Henningsvær.
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