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PROFILE OVERVIEW OF LIFEGATE

61.1% of lifegate's followers are female and 38.9% are male. Average engagement rate on the posts is around 1.51%. The average number of likes per post is 6724 and the average number of comments is 77.

Lifegate loves posting about Nature, Education, Upskilling, News.

Check lifegate's audience demography. This analytics report shows lifegate's audience demographic percentage for key statistic like number of followers, average engagement rate, topic of interests, top-5 countries, core gender and so forth.

Followers
453,268
Avg Likes
6,724
Avg Comments
77
Posts
5,814

GENDER OF ENGAGERS FOR LIFEGATE

Female
61.1 %
Male
38.9 %

AUDIENCE INTERESTS OF LIFEGATE

  • Travel & Tourism 72.48 %
  • Photography 69.28 %
  • Art & Design 54.21 %
  • Restaurants, Food & Grocery 43.45 %
  • Sports 41.20 %
  • Beauty & Fashion 41.17 %
  • Technology & Science 34.85 %
  • Home & Garden 33.98 %
  • Healthy Lifestyle 33.15 %
  • Business & Careers 32.58 %

MENTIONED HASHTAGS OF LIFEGATE

RECENT POSTS

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🗣 Re Guglielmo Alessandro dei Paesi Bassi ha chiesto ufficialmente scusa al suo popolo per la partecipazione dello stato olandese a secoli di schiavismo colonialista: “Sono personalmente e profondamente colpito”, ha detto. Ad assistere alla cerimonia per i 150 anni dall’abolizione della schiavitù nel paese c’erano migliaia di discendenti degli schiavi provenienti dalle ex colonie olandesi nei Caraibi, riuniti per commemorare il "Keti Koti", ovvero il momento della “la rottura delle catene”. 🇫🇷 Notte di tregua in Francia dopo giorni di proteste violente innescate dalla morte del 17 Nahel, ucciso dalla polizia a Nanterre. Nel fine settimana, caratterizzato dall’attacco con un’auto in fiamme scagliata contro la casa del sindaco del sobborgo parigino di Hay-les-Roses per cui è stata aperta un’indagine per tentato omicidio, ha parlato anche Nadia, la nonna di Nahel: “Fermatevi. Non rompete le finestre, non distruggete le scuole, non distruggete gli autobus”. Intanto Macron ha annunciato un vertice all’Eliseo per fare un “punto della situazione”. 🦈 Le autorità brasiliane hanno annunciato il sequestro di quasi 29 tonnellate di pinne di squalo, colpendo un grosso ramo del business della pesca illegale nel Paese e superando il precedente record di Hong Kong. Le pinne sequestrate in Brasile, che sarebbero state destinate all'esportazione illegale in Asia, provenivano da circa 10.000 squali blu. 🗻 Esattamente un anno fa 63.300 di metri cubi di ghiaccio, si staccarono dal ghiacciaio della Marmolada, sulle Dolomiti, dando origine ad una valanga di neve, ghiaccio e detriti rocciosi costata la vita a 11 persone. Un episodio che resta, a 12 mesi di distanza, il più disastroso e allarmante di un’estate che passerà alla storia per aver reso evidenti gli effetti e la rapidità del cambiamento climatico. 🐘 Muthu Raja, l’elefante maltrattato che d’ora in poi si chiamerà Sak Surin, è tornato a casa, in Thailandia. Questo esemplare di 4 tonnellate era in Sri Lanka da 22 anni, gran parte dei quali trascorsi in un tempio buddista. Era stato trovato coperto di ascessi e sofferente da alcuni attivisti. Il governo thailandese lo sottoporrà alle dovute cure.

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🦪 Sembra quasi una provocazione, dal momento che spesso si associano questi mitili - o meglio, la loro acquacoltura - all'inquinamento da plastiche che si riversa nel mare. Ma quanto arriva dal Plymouth Marine Laboratory, nel Regno Unito, potrebbe consegnare alle cozze un ruolo da spazzini del mare, anziché da inquinatori. I ricercatori hanno infatti condotto una serie di test per capire la loro reale capacità di filtraggio dell'acqua del mare: ne è emerso che 5 chilogrammi di cozze in un porto urbano possono raccogliere circa 240 (±145) di microplastiche che vengono convogliate nelle loro feci per poi essere facilmente rimosse. In virtù di questa capacità di immagazzinare rifiuti inquinanti, i ricercatori si sono chiesti se il posizionamento delle cozze in determinate aree particolarmente colpite dalle microplastiche non potesse servire a ripulire naturalmente le acque. Secondo le previsioni dei ricercatori di Plymotuh, il "lavoro sporco" di circa 3 miliardi di cozze posizionate in prossimità degli estuari dei fiumi in potrebbe ripulire fino al 4% delle microplastiche presenti nei fiumi. Porti e zone costiere particolarmente battute sono solo altri due dei numerosi luoghi strategici in cui i mitili potrebbero fornire il proprio, sorprendente, contributo.

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🇪🇨 In uno studio commissionato dall’organizzazione World bank e condotto su 20 Paesi di Africa, Asia, Caraibi, Oceania, Europa e Sudamerica, si rileva che più della metà dei Paesi in via di sviluppo trarrebbe benefici economici dall’adozione della mobilità elettrica. Non si tratta solo di vantaggi sui costi: il passaggio alla mobilità elettrica è fondamentale per ridurre l’inquinamento atmosferico e ridurre i danni causati dai cambiamenti climatici all'ambiente e alla salute dei cittadini. Dall'Ecuador, arriva la storia dei tassisti desiderosi di passare ai mezzi elettrici nonostante le difficoltà e la mancanza di infrastrutture. Il tassista Jorge Burbano ha acquistato un'auto elettrica e dato che le colonnine scarseggiano, ricarica la batteria a casa o nelle abitazioni di parenti o amici. Alcuni suoi colleghi hanno deciso allo stesso modo di acquistare un’auto elettrica, dando l’esempio ai concittadini e provando a superare le difficoltà strutturali di una scelta ecologica sulle strade dissestate dell’Ecuador. Un percorso difficile che denota l’importanza, e la difficoltà, di una scelta sostenibile nei Paesi in via di sviluppo. ✍ @andrea_indiano_ Leggi l’articolo su lifegate.it #mobilitasostenibile #taxielettrici

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☀️ Eccoci nel pieno dell’estate: sotto il sole di luglio maturano cetrioli, pomodori, melanzane, peperoni, insalate, pomodori e poi pesche, anguria, melone, prugne, lamponi. Qui trovate la lista completa per una spesa di stagione sostenibile per l’ambiente e per il portafoglio. 🍅 Questo mese ci soffermiamo sulle caratteristiche dei pomodori, che in realtà non sono ortaggi, ma frutti consumati come verdure. Ne esistono tante varietà che si caratterizzano per forme e colori: quelli rossi sono i più ricchi di licopene, un carotenoide con proprietà antiossidanti. Ricchi di vitamine, sali minerali e acqua, i pomodori favoriscono anche la diuresi. 👩‍🌾 Sceglieteli di stagione, locali e biologici, tre qualità che abbassano la loro impronta ecologica. Quando acquistate conserve come pomodori in scatola e passate, preferite quei prodotti provenienti da filiere etiche che rispettano il lavoro di braccianti e agricoltori senza sfruttamento e garantendo un giusto compenso. ✍️Carlotta Garancini #fruttadistagione #pomodori #estate #fruttaeverdura

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Nel prossimo futuro, la domanda di condizionatori in Europa potrebbe raddoppiare, addirittura quadruplicare in India. E considerando l’attuale livello di utilizzo dei combustibili fossili per la produzione dell’elettricità, da qui al 2050 rischiamo di generare un aumento delle emissioni nell’ordine di 10 milioni di tonnellate di CO2 solo in Europa e ben 120 milioni in India. Uno scenario che destabilizzerebbe qualsiasi tentativo di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici. I dati sono contenuti in un nuovo studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports dagli economisti ambientali Francesco Colelli ed Enrica De Cian dell’università Ca’ Foscari Venezia, del Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici e Rff-Cmcc European Institute on economics and the environment, e da Ian Sue Wing dell’università di Boston. La corsa ad acquistare nuovi condizionatori nel settore residenziale e il conseguente maggiore uso di elettricità associato a temperature massime giornaliere in aumento, caratterizzerà sia paesi europei relativamente più ricchi, ma più temperati, che stati indiani relativamente più poveri, ma più caldi. E che non sempre possono permettersi il condizionatore: negli ultimi giorni, per esempio, l’intensificarsi di un’ondata di caldo è stata la causa di almeno 96 morti tra lo stato dell’Uttar Pradesh e Birah, dove le temperature hanno raggiunto i 45 gradi centigradi. Quindi, se da una parte l’aria condizionata ridurrà l’aumento dell’esposizione al calore della popolazione a causa del riscaldamento globale – del 40 per cento in Europa e del 35 in India, calcolano i ricercatori – dall’altra comporterà un forte impatto sulle emissioni. Lo studio calcola che la produzione di energia richiesta dall’aumento dell’uso dei condizionatori sarà responsabile di un aumento delle emissioni annuali di CO2 tra 7 e 17 milioni di tonnellate in Europa, e tra 38 e 160 milioni di tonnellate in India, da qui al 2050. ✍️Maurizio Bongioanni Scopri di più nel nostro approfondimento su lifegate.it #ariacondizionata #clima #co2

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Dal ritorno dell'ibis dopo 400 anni e di una piccola lucertola in Australia, al lancio in orbita del telescopio Euclid, per scoprire l’universo oscuro fino ad arrivare agli oranghi che fanno beatbox da prima degli esseri umani e alla pubblicazione di un documento per risarcire le discriminazioni contro la comunità afroamericana. Ovvero le cose belle successe di recente sulla Terra a tema biodiversità, diritti, innovazione.

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Ogni campagna pubblicitaria ha degli effetti diretti sulla produzione di CO2, dovute alla produzione e alla logistica necessarie per realizzarla, ma ha anche un costo ambientale indiretto, dovuto alla propria forza persuasiva. L’industria pubblicitaria è uno dei motori più influenti del cambiamento della società moderna, eppure l‘impatto ambientale di una campagna è spesso trascurato. La responsabilità che il settore ha nell’affrontare il cambiamento climatico potrebbe essere fondamentale per creare atteggiamenti più favorevoli all’ambiente. Il settore dell’advertising infatti ha un’impronta di carbonio diretta, ma contribuisce anche ai cambiamenti climatici stimolando una crescita economica insostenibile e promuovendo uno stile di vita consumistico dannoso per il clima, quando non facendo direttamente greenwashing in favore di prodotti e aziende inquinanti. Allo stesso tempo, per via dell’enorme potere che risiede nelle sue mani, l’industria pubblicitaria può anche svolgere un ruolo fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici stessi. Può farlo in maniera diretta, tagliando le impronte di carbonio delle campagne pubblicitarie, ma anche combattendo il greenwashing e impegnandosi nella promozione di messaggi utili alla promozione di uno stile di vita ecologico. Allo stesso modo in cui la pubblicità tradizionale costituisce un impulso al consumo infatti, la pubblicità ecologica può spostare i consumatori da modelli di consumo dannosi per il clima verso una cultura a basse emissioni di carbonio, fornendo informazioni accurate e facendo leva su processi psicologici come la soddisfazione morale e la vita a contatto con la natura. ✍️ @ilariachiavacci Scopri di più nel nostro approfondimento link in bio. #co2 #advertising #impattoambientale

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🐋 Fino alla fine degli anni Sessanta si pensava che il canto delle balene non fosse altro che un insieme di suoni o richiami espressivi. Ma nel 1967, Roger Payne notò che i richiami dei mammiferi erano organizzati secondo schemi ripetuti, stimolando la scoperta del canto delle balene. Alcune balene usano persino la forma "sonata", comune alla musica umana: un tema, seguito da una variazione, e successivamente un ritorno al tema. La zoologa Katy Payne – collaboratrice (ed ex moglie) di Roger – avrebbe continuato a dimostrare che le balene usano ciò che può essere descritto come rima, una tecnica usata per ricordare lunghe e complesse sezioni di schemi ripetuti.   Il motivo per cui le balene cantano non è ancora del tutto chiaro, ma Roger Payne ha presto notato differenze tra i loro canti e gli altri loro suoni sociali: ad esempio, tra il tono "quasi sussurrante" delle madri che comunicano ai cuccioli e le lunghe e rumorose sinfonie dei maschi che cercano una compagna. Infatti, sono principalmente i maschi a cantare le canzoni, sebbene ci siano anche alcune registrazioni di femmine che cantano. Il ruolo del canto delle balene nell'accoppiamento non è ancora del tutto chiaro. Nel 2020 i ricercatori della Stanford University hanno scoperto che le balenottere azzurre cantano in momenti diversi del giorno e della notte mentre il loro comportamento migratorio cambia, anche se, ancora una volta, non è chiaro esattamente il motivo.   Se ne conclude che ci sia una vera e propria forma di comunicazione tra le balene, e noi ne sappiamo ancora molto poco. #balene #cantodellebalene #zoologist

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🐢 Per la prima volta i ricercatori dell’associazione Fauna & Flora hanno documentato la nascita di alcune tartarughe dal guscio molle, una specie rarissima esclusiva del Myanmar. Caratterizzate da un guscio dal disegno inconfondibile, queste tartarughe sono in pericolo di estinzione e ancora poco conosciute. La scoperta potrebbe rappresentare una tappa importante per gli studi sulla loro conservazione. 👩‍⚖️ Spedire in Ruanda i richiedenti asilo, senza curarsi della loro provenienza né del motivo che li ha portati nel Regno Unito. Questo era il piano dell’ex-premier britannico Boris Johnson, poi avallato da Rishi Sunak. L’accordo economico con il paese africano, però, non si è mai concretizzato. Già a giugno 2022 la Corte europea dei diritti dell’uomo ha bloccato il primo volo. Ora arriva anche la bocciatura da parte della Corte d’Appello che ha decretato che il Ruanda non è un paese sicuro. Il governo britannico probabilmente si rivolgerà alla Corte suprema. 🇨🇳 La Cina arriverà a produrre 1.200 gigawatt di energia solare ed eolica entro il 2025, raggiungendo così con cinque anni di anticipo l’obiettivo che si era prefissata. È quanto emerge da un report della ong americana Global energy monitor. Nel primo trimestre di quest’anno, i suoi impianti solari di grandi dimensioni hanno raggiunto una capacità di 228 gigawatt, più del resto del mondo. La capacità dell’eolico a terra e offshore supera i 310 gigawatt, il doppio rispetto al 2017. 🥤 Un’anticipazione di Reuters ha rivelato che a luglio l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Oms dichiarerà l’aspartame un “possibile cancerogeno”. Si tratta di un dolcificante artificiale utilizzato in molti prodotti sin dagli anni Ottanta, tra cui la Diet Coke. 🧪 Dopo oltre un secolo, potremmo avere un nuovo vaccino per curare la tubercolosi. La notizia arriva dalla Fondazione Gates, che ha da poco presentato un piano per finanziarne la terza fase di sperimentazione, prevista per il 2024. Per ora i risultati sono promettenti, ma è necessario estendere il campione. Se approvato, il mondo avrebbe a disposizione un nuovo vaccino dopo quello scoperto nel 1921, la cui efficacia è da sempre dibattuta.

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Ululati razzisti tra i banchi della Camera nei confronti del deputato Aboubakar Soumahoro ? Sì, ma non per il resoconto ufficiale degli uffici di Montecitorio. Il caso si sviluppa in due episodi: il primo ieri, sul finire della discussione del decreto Lavoro; il secondo stamattina, nella nuova seduta sul decreto Missioni. Ieri nel tardo pomeriggio prende la parola Soumahoro, parlamentare del gruppo Misto, ma il suo intervento viene accompagnato da urla, fischi dai banchi della maggioranza, e anche degli ululati razzisti, di quelli che gia’ troppo spesso ci tocca sentire negli stadi. Li ascolta anche il deputato Davide Faraone, che subito li denuncia. Questa mattina però, Soumahoro torna sulla questione: nel resoconto stenografico della seduta del giorno precedente, infatti, non risultano ululati a sfondo razzista ma solo generici “commenti”. Soumahoro chiede allora che il resoconto venga cambiato. “Quello che è accaduto ieri in Aula, alla Camera, è cosa grave e vergognosa. Io l’ho denunciato subito, sostenuto dai colleghi dell’opposizione che ringrazio” spiega Soumahoro - Tuttavia stamane leggendo il resoconto stenografico della giornata di ieri, non vi è traccia dettagliata delle scomposte reazioni dei colleghi di Lega e Fratelli d’Italia. Lo fanno da sempre, da quando sono entrato in Parlamento. Coprono, con i loro versi la mia voce. Ma ieri è stato oltrepassato il limite”. #parlamento #soumahoro #cori #razzismo

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Tra il 1970 e il 2021 ci sono stati 11.778 eventi estremi attribuibili a condizioni meteorologiche, climatiche e idriche. Messi insieme, hanno causato 2 milioni e 87.229 morti e perdite economiche pari a 3.980 miliardi di euro. È quanto emerge da un’analisi dell’Organizzazione meteorologica mondiale (Omm).  il 71 per cento di questi disastri è avvenuto nei paesi in via di sviluppo, ma essi proporzionalmente hanno subito un impatto molto più grave in termini di vite umane, con il 91 per cento dei decessi.   In Africa gli eventi estremi sono stati 1.839, per quasi 40 miliardi di euro di perdite economiche. Due, da soli, sono responsabili di tre quarti dei 733mila decessi: si tratta delle ondate di siccità verificatesi in Etiopia nel 1973 e nel 1983 e in Sudan sempre nel 1983.  Ma il bilancio più grave è in Asia: 3.612 disastri climatici in 51 anni, con oltre 984mila morti e 1.300 miliardi di euro di perdite economiche. Gli stati più martoriati sono Bangladesh, India, Myanmar e Cina.  In questa mappa c’è anche l’Europa. Nel nostro continente, gli eventi estremi più frequenti sono le alluvioni ma il singolo episodio che ha causato più decessi è la torrida estate del 2003.  Questo bilancio potrebbe essere molto meno drammatico se fossero più diffusi i sistemi di allerta preventiva, cioè strutture che monitorano l’avvicinarsi di eventi estremi (tsunami, uragani e così via) e avvisano la popolazione, permettendole di mettersi in salvo.   Le Nazioni Unite si sono poste un obiettivo chiaro: entro la fine del 2027, ogni persona sulla Terra deve essere tutelata da questi sistemi di allerta preventiva. Siamo ancora molto lontani da questo traguardo, perché appena la metà degli stati li ha adottati. Percentuali ancora più basse nei piccoli stati insulari in via di sviluppo, nelle economie meno sviluppate e in Africa. Cioè proprio dove ce n’è più bisogno.  ✍️ Valentina Neri | L’articolo completo è su lifegate.it   #crisiclimatica #eventimeteoestremi

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Il 27 giugno a Nanterre, un quartiere popolare nella periferia Ovest di Parigi, un agente di polizia ha sparato al cuore e ucciso Naël, un ragazzo di 17 anni di origine algerina. L’episodio è avvenuto in mezzo alla strada, durante un controllo di polizia. Gli agenti hanno detto che Naël avrebbe cercato di investirli e che il fuoco sarebbe stato aperto per difendersi. Un video diffuso nelle ore successive alla morte racconta però un’altra storia: non c’era una situazione di pericolo reale, eppure l’agente ha sparato lo stesso. La morte di Naël ha scatenato la rabbia di migliaia di persone in Francia. Prima a Nanterre, poi a Parigi, Lione, Nizza, Tolosa e nelle altre città del paese ci sono state violente proteste e sommosse contro la violenza della polizia. Sono stati assaltati commissariati, municipi, carceri e scuole. Quello degli abusi in divisa è un tema delicato in Francia e l’uccisione di Naël è solo l’ultimo di una lunga serie. A essere colpiti, spesso, sono cittadini di origine straniera. ✍ @luigimastrodonato

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