1014 partite dopo, la Regina del tennis @serenawilliams si racconta in esclusiva per noi. Ha abbassato la racchetta ma continua a condurre il match più difficile: quello tra il tempo e se stessa. Madre, imprenditrice, testimonial per @audemarspiguet, con il cuore in trionfo e nuove sfide con la realtà. È stata rivoluzionaria e sincera anche nel cambiare molti cliché del tennis, da sempre percepito come un ambiente privilegiato sotto molti punti di vista: maschilista, razzista, classista. Anni dopo quanto è stato faticoso? “È stato sicuramente faticosissimo ma è stato anche super appagante. Non avrei mai pensato che mi sarei trovata in una posizione in cui avrei fatto un lavoro come questo. Sai, io volevo solo giocare a tennis. Non avrei mai pensato che esistesse di più. È proprio come se avessi iniziato in una direzione e poi, in qualche modo, fossi finita in così tante direzioni diverse. E tutto questo è stato davvero, davvero, fantastico”. Ora sta cercando un nuovo equilibrio nella sua vita? Che aspettative ha? “Attualmente non ho trovato un reale equilibrio. Penso sia un'area enorme su cui posso migliorare, ma sai cosa? Io non credo di aver mai avuto molto equilibrio. Ho sempre giocato molto a tennis e sono partita da lì. Sto ancora cercando di trovare quell'equilibrio, specialmente l'essere una mamma, una donna d'affari e, ora, molte altre cose insieme. E mi domando "okay e adesso come mi prendo cura di me stessa?". A volte molte mamme si dimenticano di prendersi cura di sé stesse. E in questa domanda, in questo tema, al momento, io sono decisamente dentro.” L’intervista completa è al link in bio e nel nuovo numero di #marieclaireitalia da oggi in edicola. Intervista di @ravasiomanu Foto di @micaiahcarter #SerenaWilliams indossa per @audemarspiguet il modello Royal Oak Tourbillon Extra-Piatto Scheletrato in oro rosa. #NewIssue #marieclaireitalia

Nel mio posto preferito crescono i rododendri e c'è un piccolo eremo con una sola stanza di cui ho la chiave. Nel mio posto preferito, con il cielo blu della sera, la linea dei pini marittimi sembra disegnata da Magritte e all'alba c'è profumo di aghi e code di cavallo che si agitano su un campo da polo. Nel mio posto preferito componiamo piattini di gamberi e pesche e beviamo una bottiglia di Bukkuram mentre il sole si esibisce solo per noi. Nel mio posto preferito ci si va in motorino, sempre, ovunque. Nel mio posto preferito, dove la terra sta per finire verso il Polo Nord, le renne sono piccole, albine e si godono la tundra. Nel mio posto preferito ci sono un solo pub, un negozio di maglioni, un ufficio postale, un ostello, un ristorante con una vetrata curva e muretti di pietre che sfidano il mare del Nord. Nel mio posto preferito si arriva il venerdì sera, vi è un enorme camino che ci accoglie con l'acqua calda di una piscina dove leggere tutti i libri di una vita. Nel mio posto preferito si può piangere liberi, senza che ci sia qualcuno a cui dover dare giustificazioni. Nel mio posto preferito per ore può non esserci il Wi-Fi e il 15 d'agosto l'acqua al mattino è gelata come se fosse stata tutta la notte in frigorifero. Nel mio posto preferito Il Solito non è mai una fregatura. Nel mio posto preferito quando metti la tua camicia del cuore, di quando eri ragazzino, profumi di weekend (ehi: lo sei ancora, ragazzino). Nel mio posto preferito gli amici dei miei genitori cantano con voci così forti da riempire tutta la camerata di letti a castello. Nel mio posto preferito si mangia sempre lo stesso tagliere e la città in cui abito, da lontano dietro qualche collina storta, non sembra così minacciosa. Nel mio posto preferito gli uccellini dialogano tra loro per ore, e a volte i cinghiali e i gatti provano a darsi tregua. Nel mio posto preferito rimangono le briciole ovunque e i teli restano tutta la notte ad asciugare, bagnandosi di più con salsedine e vento. Continua al / link in bio / l'editoriale del direttore @ravasiomanu dal numero di giugno di #marieclaireitalia da domani in edicola. 📷 Slim Aarons / Getty Images #newissue

Nel nuovo numero di #MarieClaireItalia di giugno: interviste esclusive a Serena Williams, Erykah Badu, Sarah Jessica Parker. Inchiesta: l’intelligenza artificiale ci ha rubato la realtà? Portfolio: ragazze coraggiose dalla Mauritania. E poi: la moda è carattere, la beauty è misteriosa, il viaggio è Slim Aarons. Dal 17 maggio in copia digitale e dal 19 in tutte le edicole insieme al nuovo Marie Claire 2 The Best of Beauty. 📷 Cover Story: Total look @giorgioarmani Gioielli @crivelliofficial Modella: Erin Harrison (@runmodelmgmt) Foto di @nadineottawa Servizio di @tanyajones_ Assistente stylist Benedetta Bernardi Casting Simone Bart Rocchietti (@simobartcasting). Trucco Giovanna Fucciolo (@interlude_project) using Mac Cosmetics. Capelli Daniela Magginetti (@blendmanagement) using Bumble and Bumble. Location @anticamera_location #NewIssue #ss23 #marieclaireitalia

“In questo giorno 4/7/99 ❤️ 24 anni e oltre. Alla migliore moglie, mamma e compagna di bevute (la maggior parte delle volte 🤪) Buon anniversario, ti amo così tanto ❤️” È la dedica di #DavidBeckham alla sua dolce metà #VictoriaBeckham per il loro anniversario. 24 anni fa oggi #PoshSpice e il calciatore più amato d’Inghilterra convolavano a nozze, nascevano così i #Beckham. #MCpeople #anniversary #wedding #beckhamfamily #marieclaireitalia

Aprire gli occhi e risvegliarsi nel cuore di un paradiso immerso nel verde delineato da filari di vigneti ed ettari di olivi. All’orizzonte una piscina a sfioro e nell’aria il profumo della Toscana più autentica. È la magia custodita dalla Tenuta Ruffino Poggio Casciano, l’oasi di ospitalità firmata @ruffino.eu, azienda vinicola che dal 1877 porta il “vino ideale” sulle tavole del mondo. Da una degustazione presso la Cantina Ruffino a un aperitivo sotto la loggia fiorita dell’Enoteca con giardino, alla cucina contemporanea del ristorante Tre Rane (una dedica alla locanda omonima aperta a Firenze da Leonardo Da Vinci insieme all’amico Sandro Botticelli nella seconda metà del Quattrocento) a una notte - o più - in una delle otto camere di Casa Ruffino, ancora una volta l’azienda toscana conferma l’eccellenza in ogni esperienza che porta ai suoi ospiti da oltre 140 anni. #Ruffino #Ruffinowines #RuffinoExperience #marieclaireitalia

Torna in scena anzi direttamente sulla scena dell’Opéra de #Paris, l’americano @thombrowne che inverte sempre i ruoli spostando il suo pubblico sul palco principale e riempiendo con innumerevoli sagome bianche e grigie le poltroncine della sala. La sua opera barocca quindi ha molte sorprese a iniziare dalla mega campana in tulle tecnico che pende minacciosa. Anche i piccioni sembrano veri così mimetici e non ultimo le sedie di solito dorate sono argentate e ricoperte da nylon grigio con la sua etichetta tricolore. Arriva una modella con le sue valigie, portate da due sherpa in gonnella grigia, e il sogno inizia. Melonconia allo stato puro, molto più che guardare i foschi tetti di Parigi d’inverno. Le sue "donne piccione" (vuoi per i cappotti modulati con le stesse forme) si muovono silenziose nelle più varie combinazioni di asfalto, pirite e cenere. Fra un’aria lirica cantata da #JessyeNorman e un motivo di #Bjork ci si chiede come dopo tanti anni ancora Thom riesca a trovare mille combinazioni di stampe, intarsi e accostamenti per farci sognare. I suoi tweed maestosi o lievi o ancora devoré, glitterati e in lurex sembrano mai visti. I suoi tailleur avrebbero gli applausi di Coco Chanel perché hanno quella morbidezza pacata, caduta morbida che tutte sognano. Però per ammirarla veramente forse bisognerebbe vedere solo appesa la collezione, senza i suoi contorni. La sfilata termina con tanto di ipotetico e caricaturale vescovo che benedice la sposa. Una mitologia di personaggi che scava nella commedia ma che nell’era attuale è tragedia, epica, per fini intenditori e fan sfegatate. Come Diane Keaton che, vestita di tutto punto da #ThomBrowne, applaude come non mai. #CardiB fotografa diversi look e il regista #BazLuhrmann ne elogia il potenziale creativo anche dopo la sfilata puntando sull’ironia “Thom ha messo in scena la storia dei giorni nostri ma bisogna vederne anche il lato più leggero”. E infatti le borse bassotto, i capelli di Stephen Jones o le calzature che sfidano le leggi della fisica (fatte in Italia da Roveda) sono un inno a sperare. Gli applausi in sala lo dimostrano. 📷 Imaxtree #MCmoda #hautecouture #parigi #thombrowne #marieclaireitalia

Esisterà mai un futuro in cui le città e l’ambiente diventano un'estensione naturale di paesaggi acquatici artificiali creati dai grandi architetti? Nella mente della stilista olandese @irisvanherpen l’utopia è possibile. Architetture note per la loro fluidità, con frammentazioni di luci e ombre che vibrano intorno al corpo. Come le forme frattaliche dei suoi ricami, i vuoti geodetici delle sue ruches o i gioielli di Malakai e Rinaldy Yunardi che sono corone estese e per questo coprono il viso e non solo collo, orecchie e polsi. Interessante la tecnica "Sensorama" con ottone tagliato a getto d'acqua, lucidato e piegato a mano in frattali. Come gli elaborati stivali “Bionic” sempre nati da stampanti 3D. Non si sa se questo tipo di abbigliamento e urbanistica acquatica molto Avatar si armonizzerà mai con gli ecosistemi marini e con gli umani ma di sicuro la collezione “Architectonics” è una meraviglia in evoluzione. Che attinge per costruzione a Underwater, Aquaman e anche Game of Thrones per certi corpetti. Anche dall’indiano @rahulmishra_7, i ricami baciavano, accarezzavano e coloravano ogni tipo di donna. Lui che è sempre stato così attento alle condizioni lavorative dei suoi ricamatori ha dedicato la collezione a "We, The People", che non ha nulla a che vedere con il sito e la divisione della Casa Bianca ma narra la couture tramite artigiani (e non solo gli stilisti) che trasformano l'immaginazione in realtà. Infatti ben due ricamatori erano seduti nella corte del Musée de la Monnaie. In passerella un abito da sera porta questo sogno mentre altre ragazze indossano corpetti di maxi fiocchi e orchidee ricamate. Sfilano giovani gemelli in doppiopetto ricamato, la sposa è accompagnata da una compagna in nero, donne algide ma anche femminili o mascoline. Nessuna dichiarazione nell’India che sta cambiando ma solo allusioni. E Rahul termina con una frase di Albert Einstein, "L'immaginazione circonda il mondo", e per me sta tutta in un ricamo. E come lui ama credere e ripetere “Il più fine dei creatori dopo Dio è un ricamatore”. 🖋️ @aleargealearge 📷 Imaxtree | Getty Images #MCmoda #hautecouture #marieclaireitalia

Sfilare con quello che succede a #Parigi? Lo chiedono a #MariaGraziaChiuri, direttore creativo di @dior, che ammette: “Complicato. Lo è sempre stato perché ho iniziato a lavorare che c’era stato l’attentato al Bataclan ma credo che ora la politica e il sistema patriarcale insieme a quello educativo stiano mostrando i propri limiti in molte nazioni. Però qui in Francia la moda è cultura e soprattutto diamo da lavorare a molti. Bisogna pensare a questo. Anche se ci vuole sempre tanta forza per spiegarlo. Questa è la mia fatica ma la cultura porta integrazione”. E lei persevera. I suoi insegnamenti Maria Grazia li trasmette anche ai vestiti (“la moda per me ha a che fare indirettamente con politica, è qualcosa che ci porta a fondo delle cose, collegata con tutto”). Come sempre l’allestimento è denso di significati ed è stato realizzato in tre mesi di lavoro con 380 persone che hanno ricamato in India gli otto maxi pannelli retroilluminati della sala. A pensarli è stata l’artista bresciana-romana #MartaRoberti che ha voluto rappresentare la donna in un dialogo positivo e paritetico con la natura. Chiuri ha completato l’agreste panorama proponendo in passerella donne fluide e lineari ispirate alla “linea colonna” di #ChristianDior. Una rivisitazione dell’antica Grecia “che ha la particolarità di unire due lavorazioni ormai perdute: i bigoudis (un filo che si intreccia e fa piccole lunette come metalliiche) e l’effetto sfilato che poi è togliere pazientemente a mano trame dal tessuto ma in maniera artistica e allo stesso tempo precisa. Una vestale che a ogni passo illuminava la sala di nobiltà (non per nullla ha vestito Rania di Giordania al matrimonio del figlio Hussein). E alla fine consiglia anche una lettura: il libro “Nonostante Platone” di Adriana Cavarero: “Per me è un’autrice che è un patrimonio nazionale”. 🖋️ @aleargealearge 📷 Getty Images #MCmoda #dior #couture #fashion #marieclaireitalia

Arte surrealista ma anche un omaggio agli artisti coevi a #ElsaSchiaparelli. Fontane e corsi d’acqua artificiali come ai tempi di Versailles, quasi a riportare un un auspicato equilibrio. Con qualche sorpresa. Soprattutto se a far scena è @schiaparelli, un nome che è già culto grazie al suo stilista americano @danielroseberry. Ad applaudire al Petit Palais di #Parigi, alle 10:38 del mattino c’erano #PhilippineBeaulieu, #CardiB, #LiyaKebede, #ChiaraFerragni, in visibilio per molti look. Come l’abito dipinto ispirandosi un corpo femminile smontato e ricomposto da pennellate di migliaia di paillettes. L’inglese Sarah Lucas è rievocata in un abito da ballo con portasigarette in pelle mentre le perline e la polvere blu riecheggiano la tinta preferita di Yves Klein, ma anche le illustrazioni per bambini di Mirò. Di grande effetto anche le albe surrealiste di Dalì senza tralasciare le fronde di palma dell’hotel Regina di Parigi di Matisse che animano i capi in shearling. La Venere in marmo bianco si è trasformata in un cappotto invernale in Melton. La casa-studio londinese di Lucien Freud è tutta su un “piumino” oversize in laminato bianco. Le monumentali sculture di Giacometti diventano gocce d’oro ricoperte di pietra. Claude Lalanne ispira spille e polsini nate dalle piante d’appartamento dello stilista. Ogni foglia è stata fusa imprimendo i volti degli artigiani d’atelier. E per la prima volta da #Schiaparelli appaiono montagne di bijoux in legno: mani in radica, aragoste bianche in gesso e la colomba di Lady Gaga ricoperte con figlia d’oro. Un sensazionalismo che non ha nulla a che vedere con le trovate da teatro da operetta ma che fanno ritrovare il vero senso della #HauteCouture: arte per l’arte. Qualsiasi cosa faccia pensare. 🖋️ @aleargealearge 📷 Getty Images #MCmoda #moda #fashion #coutureweek #marieclaireitalia

Una giacca bianca, essential di un guardaroba minimale/epocale. È iper-femminile ma di ispirazione maschile, discreta ma estremamente ricercata. Se un #blazer bianco in satin può completare quel #look serale con pantaloni palazzo e brassière, un doppiopetto bianco può risolvere e valorizzare qualsiasi prossimo #summeroutfit da città, mentre una giacca in candido lino bianco, destrutturato, informale, freschissimo, si rivelerà, luglio dopo luglio, il cover-up più sofisticato di mini e maxi dress, bikini e top in crochet. Per coloro che amano investire in capi che resistano nel tempo, al / link in bio / la lista dei desideri per i blazer bianchi #estate 2023. 🖋️ @chiaraugobaudino 📷 Imaxtree #MCmoda #fashion #trends #moda #summer #marieclaireitalia

#MCCrush // Una finestra sul mare, Tropea. 📹 @guidaimprovvisata via @vita________lenta #inspo #summer #italy #estateitaliana #marieclaireitalia

Eternamente #Diana ❤️ L’1 luglio 1961 a Sandringham nasceva #DianaSpencer. Al link in bio la storia del suo ultimo, bellissimo, #compleanno. #MCwomen #LadyD #ladydiana #bday #marieclaireitalia