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PROFILE OVERVIEW OF CORRIERE

60.8% of corriere's followers are female and 39.2% are male. Average engagement rate on the posts is around 0.71%. The average number of likes per post is 10109 and the average number of comments is 161.

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1,445,782
Avg Likes
10,109
Avg Comments
161
Posts
24,518

GENDER OF ENGAGERS FOR CORRIERE

Female
60.8 %
Male
39.2 %

AUDIENCE INTERESTS OF CORRIERE

  • Beauty & Fashion 65.96 %
  • Travel & Tourism 62.51 %
  • Photography 50.07 %
  • Art & Design 50.04 %
  • Restaurants, Food & Grocery 38.65 %
  • Home & Garden 37.42 %
  • Technology & Science 36.93 %
  • Books and Literature 36.09 %
  • Entertainment 34.72 %
  • Luxury Goods 33.92 %
  • Sports 32.00 %
  • Business & Careers 31.01 %

MENTIONED HASHTAGS OF CORRIERE

RECENT POSTS

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(🖋 Luciano Fontana, Lettere al direttore) Caro direttore, in questa settimana è iniziata la formazione della squadra del nuovo governo, con bracci di ferro e manovre di palazzo ambigue. Da cittadino semplice mi sono sempre chiesto il perché di una tra le mille contraddizioni politiche italiane, e cioè: perché nei vari ministeri quasi mai vengono scelti candidati lineari con essi, cioè persone che abbiano studiato, lavorato e dedicato tempo a determinati settori? È vero che la politica è fatta di compromessi e accordi, ma il miglior compromesso non dovrebbe essere trovare chi faccia guadagnare in efficienza un ministero per rimanere al potere il più a lungo possibile? Luciano Digno Caro signor Digno, Penso che un buon governo dovrebbe mettere insieme personalità competenti e politici scelti dai cittadini che abbiano capacità di leadership e un progetto chiaro da realizzare. Da questo punto di vista le contese di questi giorni lasciano davvero di sasso. La probabile futura premier, forte di un risultato elettorale inequivocabile, ha dichiarato che è all’opera per un esecutivo di alto livello. Le caselle vuote saranno riempite — è la promessa — con gli esponenti (politici o tecnici) considerati più adeguati indipendentemente dai desideri dei partiti che formano la coalizione di centrodestra. Questa dichiarazione di principio ha prodotto un braccio di ferro continuo: prima con Salvini sul ministero dell’Interno poi con il duo Berlusconi-Ronzulli sulle richieste di Forza Italia. Devo dirle che è stato sconfortante assistere a quanto è successo in Senato con un importante partito della coalizione che rinunciava a votare il presidente come ritorsione al mancato accoglimento delle proprie pretese. Spiace ancora di più che questo comportamento sia arrivato da una Forza Italia che doveva rappresentare la componente moderata ed europeista dell’alleanza. Leggi la risposta completa sul Corriere 👉

6,497 103

(✏️ Gianni Santucci) A ridosso di piazzale Loreto (uno dei quadranti più trafficati e inquinati della città) c’è una dozzina di scuole. Le migliaia di bambini e ragazzi che le frequentano respirano un livello di biossido di azoto intorno ai 55 microgrammi per metro cubo come media annuale. La legge europea impone di non superare il limite di 40. Le linee guida aggiornate invece dall’Organizzazione mondiale della sanità nel 2021 dicono che per proteggere la salute la soglia dovrebbe essere molto più bassa, 10 microgrammi. Sono questi i limiti che bisogna tenere a mente quando si prova a navigare sulla mappa di Milano appena elaborata dall’associazione Cittadini per l’aria: alla cartina della città è sovrapposta la «nuvola» dell’inquinamento da No2 quasi strada per strada (con una definizione per quadrati da 50 metri per lato) e si vede infine la collocazione delle oltre mille scuole, dagli asili ai licei, dalle pubbliche alle private. Moltissime, come si nota già a colpo d’occhio, sono collocate proprio nei pressi delle grandi arterie di scorrimento, quelle che per livello di smog sono un reticolato di viola intenso. Se questa è l’immagine, la traduzione in numeri della rappresentazione visiva dice che oltre 110 mila bambini e studenti respirano ogni giorno aria nociva, con un livello di veleni molto al di sopra dei limiti di legge. L’altro 45 per cento delle scuole si trova in zone o quartieri che rispettano quella soglia, ma sono appena sotto: l’aria che si respira, anche lì, è dunque gravemente tossica stando alle raccomandazioni dell’Oms. Leggi l'articolo completo sul Corriere 👉

5,108 108

(✏️ Valentina Iorio) Sono quasi 5 milioni (4,7 per la precisione) gli italiani che negli ultimi 9 mesi non hanno pagato le bollette a causa dell’aumento dei prezzi dell’energia. Un numero destinato ad aumentare se il caro gas ed elettricità continua. Coloro che per la prima volta non sono riusciti a pagare i consumi energetici sono quasi due su tre, vale a dire il 62%. A fotografare la situazione in Italia è un’indagine commissionata da Facile.it agli istituti mUp Research e Norstat. Le aree in cui il problema è più presente sono quelle del Mezzogiorno. Ma l’emergenza bollette ormai colpisce tutta la Penisola. Il costo delle bollette di luce e gas raggiungerà nel 2023 la maxi cifra di 4.724 euro a famiglia, con un incremento di spesa di quasi 2.500 euro a nucleo familiare rispetto alla fine del 2021, secondo i calcoli del Codacons. 👉 Leggi l'articolo completo sul sito del @corriere 📰

28,810 216

(✏️​ Alessandro Vinci) Impegnato tra le mura amiche contro il Darmstadt secondo in classifica, sabato il Karlsruhe, club di seconda divisione tedesca, ha dovuto fare a meno di uno dei suoi centrali di difesa titolari: il classe 1993 Marcel Franke, acquistato in estate dall’Hannover e con un passato anche in Inghilterra con la maglia del Norwich. Squalifica? No. Infortunio? Non proprio. La ragione del forfait è da ricondurre a un nobile gesto solidale: quello che in settimana ha visto il calciatore donare le proprie cellule staminali per salvare la vita a un malato di cancro. A pubblicare la foto di Franke sorridente dal letto di ospedale era stata giovedì la stessa società del Baden-Württemberg, peraltro non prima di aver invitato i propri tifosi a seguire il suo esempio tramite una nota ufficiale. In particolare, il 29enne ha raccontato di essersi registrato nella lista dei donatori volontari già quando militava tra le fila del Greuther Fürth (ovvero tra il 2015 il 2017) e di essere stato informato tre mesi fa della sua possibile compatibilità con un paziente in attesa di trapianto: «Le probabilità che fossi il donatore giusto erano in realtà molto basse – ha spiegato –. Ma tre settimane dopo ho ricevuto una telefonata in cui mi è stato detto che ero perfettamente compatibile». Da qui dunque il ricovero per il prelievo e la convalescenza che gli ha impedito di essere in campo contro il Darmstadt. 👉​ Leggi l'articolo completo sul sito del @corriere (📸 Facebook: Karlsruher SC)

8,803 38

(​✏️​ Stefania Ulivi) Non c’è neanche stato bisogno che pronunciasse la celebre battuta di Massimo Decimo Meridio «Al mio segnale, scatenate l’inferno». È bastato che Russell Crowe mettesse piede nell’Auditorium della Conciliazione — ospite d’onore del XX compleanno di Alice nella città, dopo i festeggiamenti del giorno prima in Campidoglio — per trascinare con sé la sua armata, in gran parte composta da studenti di cinema. Doveva essere una masterclass, scandita dalle clip dei suoi film più popolari. Diventa, invece, un «Russell Show», di cui è regista, interprete, moderatore, valletto, anche cantante a un certo punto. «Il bello di invecchiare, e io sono vecchio ormai a 58 anni, è poter insegnare quello che ho imparato. Una sola regola: non voglio domande tipo cosa ho mangiato a colazione. Voglio parlare solo di cinema, di ciò che succede davanti e dietro la macchina da presa». Lui, racconta, ci è capitato di fronte quando aveva solo 6 anni. «Mia madre si occupava del catering sui set, a volte la andavo a trovare. Un giorno stavano girando una serie e non c’erano abbastanza bambini. Lei mi ha offerto volontario». Non ha più smesso. «Mi dicono: sei stato un bambino prodigio. No, sono stato un bambino comparsa. Ho fatto tanta tv, poi ho iniziato a scrivere canzoni e a suonare. Ho recitato nei musical come Grease, fatto 420 repliche di Rocky Horror Picture Show. Ho lavorato come deejay nei night, fatto i turni da barman. Nessuna scuola di recitazione. Questo sono io, non un prodotto di Hollywood. Il primo lungometraggio è arrivato a 25 anni con duemila performance alle spalle». Dispensa consigli. «Scrivere canzoni e suonare sono la mia grande passione. Ma non ci pago le bollette. Vi diranno di concentrarvi solo su una cosa. Non li ascoltate. Se avete una passione non sprecatela: è una fortuna, consideratevi privilegiati». 👉 Leggi l'articolo completo sul sito del @corriere (​​📸 Andreas Solaro / Afp)

8,581 62

(​✏️ Candida Morvillo) Sessant’anni di Rai Bruno Vespa li conta dal primo settembre 1962: «Avevo 18 anni: il primo lavoro, durato sei anni, fu trasmettere due volte al giorno alla sede di Pescara le notizie da L’Aquila, dove c’era anche una grande società dei concerti. Allora, con un vecchio Nagra a manovella, registravo anche interviste per la radio nazionale con Arthur Rubinstein, Arturo Benedetti Michelangeli, Svijatoslav Richter, il giovane e promettente Maurizio Pollini... Ho fatto l’abusivo finché, nel 1968, ci fu il concorso, lo vinsi e, nel ‘69, entrai al Tg». Aveva cominciato a 16 anni come corrispondente del Tempo dell’Aquila, come arriva il sacro fuoco del giornalismo? «Al Circolo del tennis, avevo 15 anni, un pregevole latinista mi propose di collaborare a un giornale dialettale. Non sapevo scrivere in aquilano e composi noiosissimi articoli sui concittadini che avevano dato i nomi alle strade. L’anno dopo, cominciai col Tempo. L’emozione del primo stipendio fu enorme: cinquemila lire» Quante erano cinquemila lire nel 1960? «Per me, un miliardo. Ricordo ancora il cassiere del Banco di Napoli che contava i biglietti da mille: vestito, come usava, da lord, col panciotto e i gemelli d’oro. Quell’anno, c’erano le Olimpiadi a Roma e, all’Aquila, si disputavano gare ultraminori, così iniziai a collaborare gratis con Radio Rai. Ogni mezz’ora, dovevo raggiungere un enorme telefono nero, chiamare quello che sarebbe diventato Tutto il calcio minuto per minuto e dire: Ghana 1-Costa Rica 0». ​👉 Leggi l'intervista completa sul sito del @corriere (📸 Claudio Guaitoli)

15,907 414

(​✏️​ Alessia Conzonato) «Compratevi un generatore elettrico per questo inverno e forse anche per il prossimo», è questo il pronostico fatto da Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia nel suo intervento a un convegno promosso a Bologna da Ascom, Abiconf e Unoenergy sharing solutions per approfondire il tema dell’impatto dei costi energetici sui condomini. Non sarà una stagione semplice, il decreto sul riscaldamento potrebbe essere solo un primo passo verso dei veri razionamenti e la soluzione più efficace potrebbe essere quella di cautelarsi acquistando dei generatori autonomi. «Vagiù “peso” - ha aggiunto Tabarelli -, ma bisogna militarizzare la crisi a livello nazionale e anche europeo, nel senso che sarà necessario, speriamo di no, prendere in considerazione il razionamento» delle fonti energetiche, a partire dal gas. Il presidente di Nomisma fa poi riferimento agli ultimi dati provenienti da Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente): «Cose mai viste, a ottobre abbiamo quasi un raddoppio delle tariffe, che sono state tenute ferme da inizio anno». 👉 Leggi l'articolo completo sul sito del @corriere 📰​

19,971 216

(✏️ Nicola Catenaro) Si chiama Mario Pavone, ha diciannove anni ed è il prof giovane d’Italia. Qualche giorno fa ha varcato da docente la soglia dell’Adone Zoli di Atri, l’istituto scolastico in cui, appena tre mesi fa, si diplomava a pieni voti. Ha colto al volo l’opportunità di diventare insegnante tecnico pratico (Itp è l’acronimo di questo ruolo riconosciuto dal Ministero per gli istituti tecnici e professionali) inviando la propria candidatura alla scuola in cui, fino a luglio, studiava e condivideva con i compagni di classe concentrazione sui libri e momenti di svago. «Sono diplomato in meccatronica – racconta Mario – e insegno tecnologia meccanica affiancando i docenti laureati di ruolo e, quando sono in laboratorio, svolgendo da solo le lezioni. La sensazione della mia prima volta da insegnante è stata piuttosto strana. L’approccio è diverso, perché ti senti investito dalla responsabilità di non commettere errori. La tensione, però, è scivolata via presto e mi sono sentito a mio agio anche ricoprendo questo incarico. È opportuno che non si confondano i ruoli, però. Io resto sempre il docente e loro sono gli allievi». 👉 Leggi l'articolo completo sul sito del @corriere 📰​ @corrierebuonenotizie

9,482 214

(✏️ Carlotta Lombardo) In Italia sono 2,6 milioni le persone che sono costrette a chiedere aiuto per mangiare, facendo ricorso alle mense per i poveri o ai pacchi alimentari, anche per effetto del caro bollette scatenato dalla crisi energetica per la guerra in Ucraina. È quanto emerge dalle analisi di Coldiretti su dati del Fondo per l’aiuto europeo agli indigenti (Fead) diffuse in occasione della Giornata dell’alimentazione che si celebra oggi e che cade quest’anno in un momento di profonda difficoltà per le famiglie. Con l’aumento dei prezzi del carrello della spesa cresce infatti il numero di persone che non possono più permettersi pasti regolari dovendo ricorrere alle associazioni benefiche che — sottolinea la Coldiretti — hanno aiutato tra gli altri 538.423 bambini (di età uguale o inferiore ai 15 anni), 299.890 anziani, 81.963 senza fissa dimora (di età uguale o superiore ai 65 anni), 31.846 disabili. Fra i nuovi poveri ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività colpite dalle misure contro la pandemia e dalla crisi energetica. ​👉 Leggi l'articolo completo sul sito del @corriere ​📰​

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(✏️​ Pierfrancesco Catucci) Neanche il bronzo conquistato dopo una bella vittoria sugli Stati Uniti riesce a sollevare il morale della Nazionale di volley, travolta emotivamente dalla sconfitta in semifinale contro il Brasile che ha sbarrato la strada per l’oro, la medaglia tanto desiderata (e puntata dall’inizio della rassegna) da tutto il gruppo azzurro. E così, pochissimi minuti dopo la fine della sfida per il terzo posto contro gli Stati Uniti, su Twitter ha cominciato a girare un video ripreso a bordo campo in cui si vede Paola Egonu (già al centro di un ampio dibattito per i problemi nel gruppo azzurro che la coinvolgono) che si sfoga, con le lacrime agli occhi, con il suo procuratore Marco Raguzzoni a bordo campo: «Basta, non puoi capire. Mi hanno addirittura chiesto perché sono italiana. Ora sono stanca. Questa è l’ultima partita che faccio con la Nazionale. L’ultima. L’ultima». Parole che lasciano pensare anche a questioni legate al razzismo, anche se non è chiaro chi sia il soggetto a cui fa riferimento la giocatrice. 👉​ Leggi l'articolo completo sul sito del @corriere (📸​ Andrej Cukic / Epa)

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Il sindaco di Milano Beppe Sala ha illustrato i provvedimenti che verranno adottati contro il caro bollette. Tra questi c’è anche lo spegnimento dell’illuminazione pubblica un’ora prima la mattina. Ma non sono solo Milano e Sala a mobilitarsi per fronteggiare il problema. E nelle vostre città sono già stati varati provvedimenti di questo tipo? Fatecelo sapere nei commenti 👉

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💌 Ogni settimana su @7corriere Massimo Gramellini risponde alle domande dei lettori su affetti e relazioni. Scrivetegli, se vi va, a [email protected]

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